Friedrich Daniel Ernst Schleiermacher, L'insegnamento della storia

Si presenta qui per la prima volta in traduzione italiana il saggio Ueber den Geschichtsunterricht. Secondo le indicazioni fornite da Dilthey, che per primo ne pubblicò nel 1870 un breve estratto, Schleiermacher lo avrebbe redatto nel settembre del 1793. La prima edizione integrale del testo, che come altri appare nella forma del manoscritto autografo privo di titolo oltreché di data, è tuttavia quella pubblicata nel vol. II delle Pädagogische Schriften (Düsseldorf 1957) a c. di Erich Weniger, il quale si è diffusamente espresso intorno al problema della datazione. Più recentemente Günter Meckenstock, curatore del vol. I/1 della Kritische Gesamtausgabe, sulla base della quale la presente traduzione è stata condotta, ha circoscritto all'ultimo trimestre del 1793, e segnatamente al mese di novembre, lo Entstehungszeitraum del documento.
Di là dalla pur nevralgica questione della sua datazione esso denota sotto il profilo dei contenuti cospicui motivi di interesse teoretico e storico-concettuale. Gli interpreti non hanno mancato di evidenziare come il saggio, che testimonia «l'alto interesse e la grande consapevolezza critica delle questioni pedagogiche» (Oberdorfer) e assieme comprova il «significativo» tentativo di acquisire gli «strumenti per un'indagine sulla metodologia della didattica storica» (Moretto), da un lato recuperi e consolidi temi (per es. l'armonia delle facoltà quale autentica destinazione umana) che venivano affacciandosi nella produzione giovanile dell'Autore; dall'altro capitalizzi in modo assai fruttuoso suggestioni — chiara è «l'influenza lessinghiana» (Quapp) — proprie del milieu intellettuale settecentesco, si pensi alla concezione della storia come «Menschenbildung», anticipando temi della futura riflessione schleiermacheriana quanto del posteriore dibattito intellettuale. Di fatto, lasciatesi rapidamente alle spalle le considerazioni sull'insegnamento storico ginnasiale da cui pure era stato occasionato e spingendosi ben oltre la propria finalità didattico-pedagogica e il profilo «schultheoretisch», questo breve ma denso documento configura «un considerevole contributo protostoricista» (Nowak).
breve estratto
[489] La maggior parte di coloro che hanno ricevuto una cosiddetta educazione intellettuale è a digiuno di conoscenze nel campo delle scienze storiche più che nel campo di qualsiasi altra scienza. Nelle accademie l'insegnamento di storia è frequentato quasi solo dai futuri uomini di Stato, e nelle scuole sembra quasi che persino le menti migliori ricavino gusto solo di rado da quest'interessante settore delle conoscenze umane. Se il motivo di ciò fosse da ricercare soprattutto nel tipo di insegnamento, si dovrebbe concludere che da un lato non si sono ancora prodotte al riguardo sufficienti indagini, e dall'altro i risultati di esse, ovvero i miglioramenti nel metodo, non sono ancora stati recepiti in molte situazioni. Singole istituzioni e insegnanti si dimostrano in ciò particolarmente pregiudizievoli: in alcune scuole non vi è affatto un corso completo di storia, e se in altre vi sono molte ore di storia, si guarda meno alla loro coerenza rispetto a un programma stabilito che non all'assetto delle altre ore di lezione.

Che meraviglia c'è se qualche docente, insegnando materie così malamente assemblate, non sa produrre altro che noia, accontentandosi di scorrere sommariamente un autore, di leggere una dispensa, o di proporre un arido racconto! Quantunque però tali errori ingigantiscano il male, questo non nasce da essi. Si riscontrerebbero altrimenti molti esempi del fatto che buone intelligenze, a dispetto della sua misera veste, vengono tuttavia conquistate dalla bellezza della materia, come avviene nel caso di altre scienze che spesso sono trattate ugualmente male. Ora ci sarebbe motivo di ritenere che un oggetto d'insegnamento sia davvero difficile da trattare solo perché la materia resiste troppo tenacemente allo sforzo di chiarezza e intelligibilità, oppure quando esso non mette a disposizione strumenti sufficienti per risvegliare negli animi un interesse verso di sé; sotto entrambi i profili, anche quando vengono meno gli errori dell'istituzione esterna, l'insegnamento della storia resta sempre un compito gravoso.
Breve estratto di Friedrich D.E. Schleiermacher, L'insegnamento della storia, trad. it. di Hagar Spano, in "Persona" 2/2011, pp. 147-155.